Menù Crypto Pub
Mezé / Antipasto
Il mezé o mezze o misé é un insieme di piccole portate che precedono il pasto vero e proprio; il termine significa “gusto”, “sapore”, “condimento”: un invito ad assaporare la vita, partendo dal momento del pasto in un’ottica di condivisione e convivialità.
Ogni sera il mezé sarà composto da una selezione di quattro dei seguenti piatti, secondo disponibilità:
Hummus
Crema di ceci, tahine, limone, paprika, prezzemolo, pepe e olio evo.
Tortino di fiori di nonna Giannina
Fiori di zucca, pastella acqua e farina, mozzarella.
Chili con carne
Macinato di bovino adulto, polpa fine di pomodoro, peperoncino, cumino, paprika,Tortilla chips.
Couscous
Couscous con peperoni alla piastra e feta.
Ovetto con guanciale croccante alla piastra
Uovo, guanciale, erba cipollina.
Fava
Crema di piselli gialli, timo, capperi, cipolla rossa, olio evo e limone.
Crostino di polenta al gorgonzola
Polenta, gorgonzola, noci, erba cipollina.
Taglierino
Selezione di cacciatorini artigianali e formaggi della Val d’Orcia
Menù Medievale
Il menù medievale del Crypto Pub è il risultato di una lunga ricerca e sperimentazione di piatti ricostruiti da antichi ricettari e da cronache di banchetti ( alcuni fedeli, altri reinterpretati), a partire dal banchetto organizzato da Matilde di Canossa per la riappacificazione tra Enrico IV e Gregorio VII, dove venne servito per la prima volta nella storia un Biancomangiare. I testi principali da i quali sono state desunte le ricette che proponiamo sono: Liber de coquina, Menagier de Paris, Libro de arte coquinaria del Maestro Martino, Le viandier de taillevent, Il libro della cucina del sec. XIV, Du fait de cuisine del Maitre Chiquart, Form of cury, Tractatus de modo preparandi et condiendi omnia cibari, A tavola nel medioevo.
Nel medioevo non esistevano le portate come le conosciamo noi, si usava mettere tutti i cibi a tavola e ognuno si serviva secondo i suoi gusti. Per praticità abbiamo deciso di indicare i piatti secondo le convenzioni delle moderne portate.
Primi
Il medioevo è anche il periodo in cui compare la pasta a tavola, all’inizio soprattutto come pasta ripiena, anzi, farcita, in quanto veniva considerata come una piccola torta a dimensione di un boccone, infatti il nome tortelli deriva proprio da torta. Il termine raviolo nel manoscritto del Maestro Martino (XV secolo), indica la pasta più nobile per la sua sfoglia sottile, arriva addirittura a teorizzare il raviolo non plus ultra: senza pasta (forse è così che nacque la polpetta).
Secondi
Dolci
Dolci del giorno secondo disponibilità.
Menù Pub
Secondi
Panini
Contorni
Dolci della Casa
Dolci del giorno secondo disponibilità.
Birre
HB
La birreria HB München fu fondata nel 1589 dal duca Guglielmo V di Baviera, il successore di quel Guglielmo IV che, con l’editto di Purezza del 1516 aveva decretato che “niente deve essere usato o aggiunto per produrre birra che non sia orzo, luppolo ed acqua“ L ́ HB che sta per Hofbräuhaus ,,“birreria di corte” era nata su iniziativa del duca e della sua famiglia, perché fino ad allora nessuna birra a Monaco poteva soddisfare il loro esigente e nobile palato. Nel 1607 fu costruita la Hofbräuhaus am Platzl ancora oggi sede.
Pater Linus
Brassare una birra d’abbazia è una tradizione, frutto di tanta passione. Il risultato è La Birra Pater Linus. Il priore, Pater Linus, ha ispirato questa originale ricetta, tramandata dai monaci benedettini dell’Abbazia Koenigmuenster, un’abbazia sorta nel 1928, nella regione di Sauerland, in Germania. Il recente incontro fra i monaci e la famiglia Cramer, nella vicina Warstein, ha permesso di riscoprire l’autentica ricetta del priore “PaterLinus”: un’eredità da condividere con tutto il mondo. Per brassare questa ricetta originale è stato scelto un birrificio guidato dai medesimi valori di tradizione e passione: La Birreria Van Steenberge di Ghent in Belgio, pluripremiato birrificio familiare da 6 generazioni.
Vini
Vino bianco frizzantino alla spina Glera Tre Venezie
Vitigno del Prosecco
Vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e dal perlage tenue.
Il profumo e’elegante e delicato, ricorda la fragranza della crosta di pane e la freschezza della mela verde. Al palato e’asciutto, sapido e di buona freschezza. 10,5% vol.
Vino bianco alla mescita Caspide
Vino bianco leggero ma vivace.
50% Malvasia del Lazio, 25% Malvasia bianca di Candia, 25% Greco
12% vol.
Vino rosso alla mescita Caspide
Rosso deciso con sentori di frutti di bosco e terra, morbido e vellutato.
Cesanese, Cabernet Sauvignon
12% vol.
Vini in bottiglia
Chiedere al personale.